Cosa prevede la legge anti suicidi

Cosa prevede la legge anti suicidi?

Quanto costa fare la pratica di sovraindebitamento?

La procedura di sovraindebitamento consiste in una particolare procedura che consente il pagamento di una tariffa al fine di risolvere una questione inerente ai debiti che si hanno.
La legge di sovraindebitamento, nota anche come legge anti suicidi, consiste infatti in una legge appositamente creata per chi ha un numero talmente alto di debiti da non riuscire ad estinguerli in alcun modo.
I costi di questa nuova legge salva debiti sono un acconto pari a 244 euro con l’iva inclusa, che può anche essere dato online tramite PagoPA.
La procedura del sovraindebitamento dovrà anche richiedere differenti acconti al debitore e se questi non verranno in alcun modo pagati i debiti non verranno estinti e la procedura non andrà a buon termine.

Come eliminare tutti i debiti?

Al fine di eliminare tutti i debiti è necessario affidarsi alla legge anti suicidi o decreto anti suicidio, il quale può per l’appunto portare ad estinguere tutti i debiti che si sono accumulati in situazioni molto particolari di insolvenza o di crisi.
Nello specifico, queste situazioni possono capitare ai cittadini consumatori. Sono generalmente persone che non sono assoggettabili alla liquidazione coatta o a qualsiasi procedura simile, che normalmente si applicano in questi casi.
In questi casi specifici infatti i debitori possono ridurre i debiti e pagarli a rate, mediante il processo di esdebitazione.

Come funziona la legge per il sovraindebitamento?

Come precedentemente anticipato, al fine di poter ricorrere alla legge anti suicidi è strettamente necessario essere un debitore che non ha delle attività professionali o imprenditoriali e che ha contratto dei debiti che non può pagare in alcun modo. Sono rispettivamente condizione soggettiva e condizione oggettiva.
Vi sono differenti vantaggi dati dal funzionamento di questa procedura, come la sua velocità: infatti il suo ricorso viene direttamente sottoposto al Tribunale, il quale ne valuta il caso specifico.
Se il caso è considerato idoneo per l’applicazione di questa legge è possibile effettuare un accordo con i creditori, così da ridurre il debito e pagarlo con delle rate adeguate. Si crea quindi un accordo della ristrutturazione dei debiti così da far sì che i creditori vengano comunque pagati.
Qualora non vi siano state delle iniziative o degli atti veri e propri di frode verso i creditori e si disponga che tali debiti sono stati accumulati per fattori non direttamente accomunabili al debitore, allora per 120 giorni precisi non vi potranno essere per il debitore sequestri, azioni esecutive e ulteriori procedure.
Secondo alcune procedure simili a quella di sovraindebitamento o legge anti suicidi anche i creditori possono essere o meno d’accordo sulla composizione della crisi, mentre in questa legge ciò non avviene: non vi è alcuna approvazione richiesta da parte dei creditori.
Nello specifico, questi non possono approvare o meno in quanto il Tribunale stesso valuta la meritevolezza e la fattibilità della proposta e dell’accordo.
L’accordo viene comunicato a tutti i creditori interessati e non vi è alcuna tipologia di voto. Qualora più creditori decidano di contestare, il giudice potrà comunque decidere di portare avanti l’accordo in quanto lo ritiene più corretto per soddisfare i crediti rispetto a ulteriori procedure liquidatorie. Se quindi si hanno troppi debiti e non si ha idea di come pagarli, è possibile verificare se il proprio caso è compatibile con quello della legge anti suicidi.